RITIRO
DI CONSACRAZIONE ALLA MADONNA IN QUATTRO SETTIMANE
Prima
settimana
Il
mezzo più efficace per entrare nell'intimità
e comunione perfetta con la Santissima Trinità è
senza dubbio la presenza e l'intercessione di MARIA.
Con Maria noi non contempliamo più Dio con i nostri
occhi,per quanto purificati e redenti dalla Grazia(...che
non è poco!) ma lo contempleremo con gli occhi di
MARIA!!Non ameremo più Gesù col nostro cuore
diviso,ma lo ameremo col Cuore e con l'Amore puro di Sua
Madre,e così ogni altra cosa che offriremo a Gesù,la
farà Maria in noi,e l'offerta sarà perfetta
e in perfetta comunione con Lui perchè Gesù
non guarderà più noi ma guarderà Sua
Madre in noi!!
Questo è il miracolo della CONSACRAZIONE.
Maria,oltre che essere,giustamente,definita la "Sposa
dello Spirito Santo" è in realtà la vera"Sposa
di Cristo",perchè intimamente e misteriosamente
unita al Figlio non solo da vincoli di maternità
carnale,ma anche e soprattutto dalla Sua adesione e obbedienza
purissima(perchè Lei è l'Immacolata) alla
Parola e alla Volontà di Gesù.Ricordate Gv
14,23:
<<Se uno mi ama,osserverà la mia parola e il
Padre mio lo amerà
e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui>>
Gesù ha preso dimora nel seno e nel Cuore della Purissima
facendola Sua Sposa per sempre:
<<Tu sarai chiamata Mio conpiacimento e la tua terra,Sposata,
perchè il Signore si compiacerà di te...
...come gioisce lo sposo per la sposa,così il tuo
Dio gioirà per te>>(Is 62,4-5).
Con la Consacrazione a Maria,la Madonna vuole renderci come
Lei:fratelli,sorelle,spose e madri del Suo Figlio
<<Chi compie la Volontà di Dio,costui è
mio fratello,sorella e madre>>(Mc 3,35)
Consacrarsi significa offrire tutte la nostra vita e il
nostro essere a Maria,riconoscendoLa come Regina assoluta
di tutto noi stessi,dei nostri beni spirituali e materiali,dandoLe
pieno diritto di disporre di noi secondo la Sua Volontà,e
rinunciando a noi stessi in tutto.
Seguiamo l'itinerario di consacrazione alla Madonna di san
Luigi M.G.di Montfort composto da 4 settimane,meditando,discutendo
e vivendo insieme l'argomento specifico di ogni settimana.
i 4 tempi sono divisi in:
1)Liberarsi dallo Spirito del mondo
2)Conoscere se stessi
3)Conoscere la S.Vergine Maria
4)Conoscere Gesù Cristo.
iniziamo la nostra preparazione alla Consacrazione alla
Vergine Maria vivendo in questa prima settimana l'impegno
a
--------------------"Liberarsi dallo spirito
del mondo"--------------
Per giungere ad una vera ed efficace consacrazione,San Luigi
M.G.di Montfort (autore del "Trattato della Vera Devozione
a Maria" e del "Segreto di Maria") ci invita
a fare luce e chiarezza sul mondo,sulle sue seduzioni,sulle
sue mentalità e su noi stessi,creati ad immagine
di Dio,infinitamente preziosi agli occhi Suoi,ma anche molto
vulnerabili e facilmente condizionabili,quindi facili prede
del "seduttore".
La mentalità del mondo è ciò che Gesù
definisce "i desideri della carne",tutta quella
zavorra di attaccamenti,desideri disordinati,sfasamento
di valori e stoltezze terrene che ci impediscono di <<volare
alto>>sulle vette della Grazia e della santità.
Quando intraprendiamo un serio cammino spirituale perchè
per grazia abbiamo fatto esperienza dell'amore di Dio,siamo
interiormente spinti a corrispondere a questo amore da Dio
stesso che inizia a farci sentire nuove sensazioni attraverso
doni di conversione,di contrizione dei nostri peccati passati,e
anche attraverso doni "sensibili" come lacrime
di gioia,più fervore nella preghiera,un nuovo atteggiamento
di apertura verso Dio e verso il prossimo.
In questa fase spiritualmente forte i serpentelli dei vizi
capitali presenti nel cuore di ognuno sono come assopiti,dormono,storditi
da questo cambiamento e dalla Grazia di Dio che fà
breccia sempre più.
Il padre dei serpentelli,il demonio,giustamente,non essendo
molto contento della novità,prepara degli attacchi
facendo leva su quei vizi verso i quali eravamo più
tendenti,rincarando la dose per derubarci e spogliarci della
Grazia ricevuta;e così scopriamo che il cammino di
santità non è tutto "rose e fiori",ma
irto di spine,di pietre aguzze e taglienti,proprio come
il tragitto del Krizevàc!
Il Signore permette le nostre cadute perchè noi possiamo
toccare con mano le nostre fragilità e la nostra
miseria,e che senza di Lui non possiamo fare nulla.
Quante volte ci capita di "dimenticare"di essere
figli di Dio,rivestìti di luce,per reindossare gli
abiti dell'uomo vecchio,dell'uomo dominato dalle sue passioni?
Questo accade perchè lo spirito del mondo è
ancora presente in noi,nonostante la nostra volontà
di rinnovarci nell'amore del Padre e di corrispondere fedelmente
alla Grazia.
Certo,la vita spirituale è opera di Dio,ma noi siamo
i suoi collaboratori chiamati a rinnegare noi stessi e a
portare dietro a Gesù la nostra croce,scoprire quali
sono i nostri limiti,imparare ad accettarli con serenità,ma
anche cercare di vincere quel difetto,quel peccato in particolare
con l'aiuto dei sacramenti,della preghiera e del digiuno.
Il desiderio di comodità,il rifiutare le sofferenze,aver
paura di soffrire,il desiderio della stima degli altri,il
non voler essere da meno degli altri,l'autocompiacimento,
l'orgoglio,il giudizio verso gli altri,il parlare troppo
di frivolezze,l'attaccamento disordinato alle cose e alle
persone,la ribellione di fronte a situazioni ingiuste,ecco,tutte
questi e tanti altri serpentelli si annidano forse incoscientemente
dentro di noi.
Ecco dove dobbiamo lavorare in questa settimana:lasciarci
illuminare dallo Spirito Santo su ciò che ci tiene
ancora schiavi,chiedere a Gesù che la Sua Parola
che è Verità ci renda liberi dallo spirito
del mondo che è in noi,e soprattutto lasciandoci
guidare dalla nostra Mamma,permettendoLe di portare alla
luce quelle ferite,quei traumi del passato che condizionano
ancora la nostra vita facendoci fare scelte sbagliate,rendendoci
sordi alla voce di Dio e incapaci di capire e di compiere
la Sua Volontà.
Per aiutarci nella meditazione su questo argomento invito
a leggere alcuni importanti passi della Sacra Scrittura:
1)Genesi 22,1-12 "il sacrificio di Isacco",chiedendo
a Gesù quale Isacco,cioè quale attaccamento
noi dobbiamo offrire e sacrificare a Lui.
2)Giovanni 3,1-21 "Gesù e Nicodemo",centrando
l'attenzione sulla rinascita che esige Gesù come
"conditio sine qua non" per entrare nel Regno
di Dio
3)Efesini 4,20-32; 5,1-20 "la vita nuova in Cristo"
che ci propone san Paolo.
Il Montfort,inoltre,raccomanda,per tutta la durata delle
4 settimane,la recita,con il cuore e con fede,delle seguenti
preghiere:
1)Vieni Spirito Creatore,
2)Litanie allo Spirito Santo,
3)La corona intera del Santo Rosario,
4)Litanie Lauretane,
5)Ave o stella del mare.
Scavare dentro noi stessi e riportare alla luce le tenebre
che si annidano dentro il cuore è sicuramente un
lavoro molto faticoso e doloroso ma ricco di frutti e di
benedizioni.Riscopriamo la Consacrazione non come una formula
più o meno carica di sentimento,ma come un autentico
progetto di vita,nell'impegno di collaborare seriamente,pur
nei limiti della nostra fragilità umana,all'opera
educatrice di Maria.
Nel cammino di liberazione dallo spirito del mondo è
opportuno offrire alla Madonna tutto ciò che facciamo,le
preghiere,i digiuni,fioretti,il valore delle nostre opere
stesse,tutto per le INTENZIONI di Maria.
So quanto sia difficile fare questo visto le urgenti necessità
di preghiere per i nostri cari e per coloro che ne hanno
bisogno,ma anche questo è una rinuncia che noi facciamo
di noi stessi mettendoci completamente nelle braccia di
Maria,in atto di totale abbandono alla Volontà di
Dio.
E' un atto di coraggio e di fede che ci spinge a mettere
da parte anche i nostri desideri più santi verso
gli altri per la realizzazione dei progetti di Maria,gettando
quell'unico obolo che ci rimane,cioè ciò che
abbiamo di più caro,nel Cuore della Madonna,certi
che si realizzerà la promessa di Gesù:
<<non c'è nessuno che abbia lasciato casa o
fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa
mia e del Vangelo,che non riceva già al presente
cento volte tanto in case,fratelli,sorelle....>>(Mc
10,29-30)
La preparazione alla Consacrazione che stiamo vivendo in
questa settimana ci pone di fronte l'impegno che esige un
cammino del genere,unito anche ad una grande fiducia e pace,ricordandoci
quelle che costituiscono le caratteristiche principali della
Consacrazione:
la TOTALITA'
la PERENNITA'.
Per totalità si intende che a Maria dobbiamo donare
tutto noi stessi,senza alcuna riserva,senza alcuna paura,affidandoci
completamente a Lei,lasciandoci condurre per mano;
per perennità si intende che dobbiamo dare "per
sempre",per tutta l'eternità.
La consacrazione a Maria non è"un di più"nel
cammino spirituale,ma è il modo migliore di rispondere
all'infinito Amore di Dio verso ciascuno di noi,una tappa
fondamentale per chi vuol seguire con costanza il Signore
Gesù.
Con Maria entriamo nel Cuore di Dio proprio per la relazione
particolare che Ella ha con la Santissima Trinità:
Figlia del Padre,Madre del Figlio e Sposa dello Spirito
Santo.
Ciò che Dio è per natura,Maria lo è
per grazia.
E' importante sapere che la Consacrazione autentica non
limita (come potrebbe sembrare) la nostra libertà,non
ci rende passivi,non ci impedisce di realizzarci in pienezza,ma
ci aiuta a guarire la sfera affettiva, sessuale, mentale,
spirituale della nostra persona nella sua totalità,ricostruisce
e riconcilia in noi l'immagine del padre e della madre che
spesso è distorta a causa di traumi e ferite emozionali
che abbiamo avuto nell'infanzia,ci aiuta a diventare come
Dio ci ha pensato, autentici e liberi di esprimere ciò
che siamo,nella Verità,senza paura.
Ecco che la consacrazione diventa un qualcosa di concreto,una
rinascita dell'uomo nella vita in Dio.
Rinnegare e rinunciare a noi stessi non significa smettere
di essere se stessi,ma significa rinunciare a ciò
che ci impedisce di essere noi stessi:il peccato,la paura,i
condizionamenti,la falsità,il rancore,i sensi di
colpa... a questo dobbiamo rinunciare per vivere pienamente
la Vita di gioia che Gesù è venuto a donarci.
Seconda
settimana
--------------CONOSCERE
SE’ STESSI--------------
Nel
cammino di consacrazione, e nella vita spirituale, è
importante conoscere bene noi stessi alla luce della Parola
di Dio, per conoscere la Verità su ciò che
Dio pensa di noi e su ciò che noi pensiamo di noi
stessi.
La
settimana scorsa abbiamo pregato Maria e lo Spirito Santo
di illuminare e di rimuovere tutto ciò che in noi
costituisce un impedimento alla grazia:i nostri attaccamenti,le
paure.
In
questa settimana vogliamo scoprire le cause profonde che
ci spingono alla paura, alla chiusura, e vogliamo lasciar
lavorare lo Spirito Santo presente in noi per portare alla
luce l’interno del nostro cuore, e le motivazioni inconsce
del nostro agire in bene o in male.
Alla
luce dello Spirito Santo,quando facciamo esperienza del
Suo Amore,quando entriamo nel cuore della preghiera, scopriamo
quanto grande sia la nostra miseria,quanto bisognosi di
misericordia e di purificazione siamo.
Prendere
consapevolezza dei nostri limiti, dei difetti, dei peccati,
non deve scoraggiarci, ma, anzi, è un passo fondamentale
nella crescita spirituale e, se ci lasciamo guidare dalla
Madonna, ci predispone ad accogliere la grazia della Misericordia
che ci salva.
Dobbiamo
dar lode a Dio per come siamo,anche per i nostri limiti,Dio
ci ama così come siamo,perché solo così
Lui può riversare in noi il tesoro del Suo Amore;se
fossimo perfetti non avremmo bisogno di Misericordia e di
Salvezza!!
Il
ritenersi indegni, scoraggiati, incapaci di rispondere alla
grazia, sfiduciati, è un mezzo che il diavolo usa
per allontanarci da Dio, per attaccare la nostra fede, per
farci smettere di essere perseveranti.
Il
demonio fa’ leva sui nostri peccati passati,sui limiti,sui
difetti e sull’orgoglio della persona per accusarci davanti
a Dio attraverso sensi di colpa che, a volte, rimangono
anche dopo la confessione.
Bisogna
distinguere bene la differenza tra senso di colpa e senso
di peccato.
---
Il senso di peccato è la consapevolezza, nella pace,di
aver violato e tradito l’amore di Dio, e il dolore che ne
deriva è accompagnato sempre
-
dalla fiducia nel perdono Divino,
-
dal ritenersi serenamente incapaci di progredire senza il
Suo aiuto,
-
dalla speranza di ricominciare,
-
dalla sensazione dell’abbraccio tenero di Maria che viene
a consolarci e a versare il balsamo del Suo Amore sulle
ferite che ha prodotto il peccato.
Il
senso di peccato viene da Dio.
---
Il senso di colpa è il dolore diventato ossessione
per aver offeso Dio, immaginare Dio come un giudice severo,arrabbiato
per il nostro peccato, deluso irreversibilmente dal nostro
comportamento.
Dolore
accompagnato
-
dalla paura del giudizio di Dio,
-
da dubbi sulla capacità di perdono di Dio,
-
dalla sfiducia nella Misericordia di Dio,
-
da scoraggiamento nel proseguire il cammino spirituale,
-
dal sentire una voce dentro che ci rinfaccia continuamente
quel peccato,
-
da una mancanza di pace costante.
Il
senso di colpa viene da Satana.
Leggiamo
cosa ci dice in proposito il Signore nell’Apocalisse al
cap.12,10-11:
“Allora
udii una gran voce dal cielo che diceva: <<Ora si
è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro
Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è
stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui
che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma
essi lo hanno vinto per mezzo del Sangue dell’Agnello e
grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché
hanno disprezzato la vita fino a morire.>>”
Noi
siamo i benedetti dal Padre,i prediletti.Con l’Amore del
Padre e con il Sangue prezioso del Figlio dobbiamo vincere
le tentazioni,respingere le accuse dell’accusatore e gettarci
con fiducia fra le braccia di Gesù e Maria,e gioire
della nostra debolezza,della nostra miseria,affinché
possiamo sentire nel cuore la voce amorosa e rassicurante
di Gesù che ci dice:”nella tua miseria e debolezza
si manifesta la mia potenza.Non temere perché io
ti amo e ti sostengo.”
Per
conoscere bene noi stessi è necessario addentrarci,
anche se in generale, nell'inconscio,nella psicologia, senza
perdere però mai di vista il Faro della Parola di
Dio, altrimenti si rischia di scindere fede e psicologia,
quando invece l'aspetto spirituale, psicologico-intellettivo
della persona costituiscono un tutt'uno.
In
Isaia 43,4 il Signore dice ad ognuno di noi:
<<Tu
sei prezioso ai miei occhi,perché sei degno di stima,
e io ti amo>>
Ricordiamoci
a memoria queste parole benedette!!
Ecco
cosa pensa il Signore di noi! Egli ha stima di noi,ci ama
come siamo,non c’è nessuna colpa e nessun peccato
che possa offuscare l’Amore che Dio ha per noi.
Capite,amici,che
la consapevolezza di questo Amore ci porta a scacciare ogni
tentazione di sensi di colpa,di sentirci inadeguati, incapaci,
depressi e tristi, perché il Signore ci nutre del
Suo Amore. E’ il Suo Amore l’acqua viva che disseta, la
vera luce che scalda e illumina, l’anelito più profondo
dell’uomo, il suo desiderio di felicità!
Questo
è un fatto reale, amici miei, che ha delle ripercussioni
nella nostra vita quotidiana: quante volte sentiamo Dio
lontano, o ci sentiamo carichi di pesi insopportabili, ci
addossiamo croci che Dio non ci ha dato, ma che provengono
da convinzioni sbagliate su noi stessi, o da sovrastrutture
false create dal nostro inconscio per poterci adattare ad
un mondo in cui non vali per quello che sei, ma per quello
che fai, che produci, se sei“alla moda”, o per la capacità
che hai di saper soddisfare le esigenze e le aspettative
degli altri; e questa, a volte, è una mentalità
molto presente nelle famiglie, che invece di essere le culle
dell’amore incondizionato, scuole di carità, specchio
della Misericordia di Dio, riflettono, purtroppo, la cultura
avida del mondo, in cui il calcolo, l’interesse, l’egoismo
sono gli idoli adorati ed osannati!
E
così, sin da piccoli, il nostro “sé interiore”,
poiché non può liberamente esprimere i suoi
sentimenti, la propria vulnerabilità, la propria
autenticità, per paura di non essere accettato dal
mondo circostante, di non essere amato, di essere giudicato
un “debole”, è costretto a creare un “falso sé”,
con delle caratteristiche che corrispondono alle aspettative
di chi, a sua volta, è entrato in questo diabolico
meccanismo di schiavitù.
Il
mondo è pieno di schiavi.
Forse
inconsciamente lo siamo anche noi.
Se
non amiamo è perché forse non abbiamo ricevuto
amore da quelle figure portanti e fondamentali della nostra
vita, allora le tenebre della falsità e le maschere
del perbenismo rivestono il nostro cuore.
Ognuno
dà quello che ha ricevuto.
Se
pensiamo che nella vita spirituale il Signore ci comanda
di amare tutti,persino i nostri nemici,da dove prendiamo
la forza, il coraggio e l'amore da dare? Ma sicuramente
da Colui che ci nutre del Suo Amore! Cioè noi diamo
agli altri quello che Gesù dà a noi.
Anche
nella vita "psicologica", se così si può
definire, è naturale dare ciò che abbiamo
avuto.
Faccio
un esempio:se nella nostra famiglia d'origine abbiamo respirato
sempre un clima di giudizio,di critica,di insofferenza nei
confronti degli altri, è normale che il nostro inconscio
registra questi stati d'animo per manifestarli a momento
opportuno e inopportuno,provocando sempre nella persona
un senso di nervosismo, di irrequietezza, di malessere.
Il
male fà sempre male a chi lo fà.
Quando
il “falso sé” è in funzione, ci sentiamo vuoti.
Il
“falso sé” è artificioso, superficiale, criticone,
perfezionista.
Si
obbliga ad essere quello che gli altri pensano che sia.
Dà
amore a condizioni.
Copre,
nasconde, nega i sentimenti.
Pensa
che questo sia la normalità.
Il
"sè stesso reale", invece, è quello
in funzione quando siamo autentici, genuini, liberi dalle
maschere.
Il
"sè reale" è generoso, spontaneo
(ma non impulsivo), comunicativo.
Sente la gioia e il dolore e può esprimere questi
sentimenti.
Accetta i suoi sentimenti senza paura, senza giudicarli.
Sa giocare e divertirsi,è vulnerabile perchè
è aperto e fiducioso
E' indulgente con sè stesso ma in maniera sana.
L’unica
medicina che guarisce la falsità è la Verità,
il Perdono e l’Amore di Dio.
La
Verità è che Dio ci conosce profondamente,
ci ama e ci accetta così come siamo, e vuole che
siamo liberi, davanti a Lui e davanti agli uomini, di essere
autentici, senza la paura di essere giudicati o di non essere
amati.
La
Verità su noi stessi ci porta a perdonare chi è
stato causa delle nostre ferite.
La
Verità su noi stessi ci porta ad amare in modo sano
noi stessi e gli altri.
Ascoltiamo
e facciamo risuonare profondamente nel nostro cuore queste
parole del Signore:
<<Si
dimentica forse una donna del suo bambino così da
non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se
queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò
mai. Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le
tue mura sono sempre davanti a me>>
L’amore
di Dio si riversa nel nostro cuore e viene a colmare quelle
mancanze di amore,a sanare quelle ferite emozionali riportando
un sano equilibrio di tutte le nostre facoltà,di
tutta la nostra persona.
Dio
viene a fare di noi delle creature nuove,salvate, redente.
Ecco
chi siamo: SIAMO GLI AMATI DAL SIGNORE.
<<Se
sapeste quanto vi amo piangereste di gioia!!>>, ci
ricorda la Regina della Pace.
Ma
certo!
Piangeremmo
la nostra falsità,la nostra vita senza senso quando
manca l’amore vero,piangeremmo dalla gioia di avere scoperto
quanto è grande e folle l'Amore di Dio per noi, e
il pianto è segno di guarigione,di intervento divino
in noi,che abbatte gli alberi selvatici di tutto ciò
che non è funzionale in noi,per edificare un giardino
di grazia,di armonia,in cui gli alberi
della fede,
della speranza,
della
fiducia,
la
libera espressione dei sentimenti,
il
rispetto di ogni persona,
la
flessibilità di criteri,
l’adattabilità
ai cambiamenti,
la
crescita psicologica e spirituale,
affondano
le loro radici nell’amore di Dio e danno i loro frutti di
pace e di sano equilibrio psicologico, emozionale, spirituale,
e che, spesso, si riflettono anche sul nostro corpo.
<<Infine
in noi sarà infuso uno spirito dall’alto;allora il
deserto diventerà un giardino e il giardino (di prima)
sarà considerato una selva>> (Isaia 32,15).
Amici,in
questa settimana apriamo più che mai il cuore allo
Spirito Santo,senza paura di ciò che succederà,delle
ferite e dei ricordi dolorosi della nostra vita che riporterà
alla luce,perché il Signore ci vuole toccare,ci vuole
guarire oggi,in questo momento e vuole fare di noi dei testimoni
autentici del Suo Amore,della Sua Pace,del Suo Perdono.
"Cari
figli, anche oggi vi invito a vivere ancor più fortemente
i miei messaggi nell’umiltà e nell’amore affinché
lo Spirito Santo vi riempia con la sua grazia e forza. Solo
così sarete testimoni della pace del perdono. Grazie
per aver risposto alla mia chiamata." (Aprile
2004)
Terza
settimana
--------------Conoscere
la Santa Vergine Maria------------
“E’
per mezzo di Maria che Gesù Cristo è venuto
al mondo, ed è ancora per mezzo di Lei che Egli deve
regnare nel mondo” (dal trattato della Vera Devozione a
Maria).
San
Luigi M.G.di Montfort ci invita a conoscere il ruolo che
Dio ha assegnato a Maria nella storia della salvezza e quindi
anche nella nostra storia,come persone in cammino verso
Dio.
Nelle settimane precedenti abbiamo preparato il terreno
per il momento della semina,cioè per dare la possibilità
al seminatore,lo Spirito Santo, di farci assimilare ed interiorizzare
le Verità di fede a tal punto da segnare una svolta
radicale nella nostra vita.
Anche
conoscere gli ostacoli che, in noi, ci impediscono di fare
un’esperienza di fede totale, è una grazia che dobbiamo
chiedere alla Madonna, perché ce ne liberi e ci guarisca.
Comprendere
e vivere Maria pienamente è uno dei doni più
grandi che Gesù possa fare ad un’anima innamorata.
Con
Maria entriamo nel Cuore del cristianesimo e di ogni devozione,
con Maria siamo sicuri di non fare naufragio nella fede,
con Maria abbracciamo il Cristo tutto intero, perché
Lei è Madre del Suo corpo mistico. Maria è
la fonte dell’Unità.
Perché
Maria è così importante, addirittura essenziale
per il nostro cammino di santità?
Ebbene,
il Montfort, (nel suo “segreto di Maria”)ci dice che la
santità è un dono, una grazia, che và
di pari passo con il nostro impegno e la nostra volontà
di essere santi.
Più
noi rispondiamo ed accogliamo la grazia, più il Signore
ce ne dà ancora, e di conseguenza più cresciamo
in santità.
Per
ottenere la grazia bisogna trovare Maria.
Eccone
i motivi:
1)Solo
Maria ha trovato grazia presso Dio.
<<Ti
saluto, esulta Maria,piena di grazia, il Signore è
con te>>. L’angelo del Signore ci rivela, con questo
saluto, quanto Maria sia immersa nell’amore Trinitario.
2)Maria
è Madre della grazia e Madre dei figli di Dio.
Gesù
è la grazia fatta carne, la fonte di ogni grazia.
Maria, avendo generato Cristo, capo dei fedeli, ha il compito
di generare i cristiani, membra di questo capo.
3)Maria
è piena di grazia
Gesù
incarnandosi in Lei, ha racchiuso nel Suo Cuore Immacolato
tutte le grazie.
4)Maria
comunica la grazia.
Avendo
Dio affidato a Maria ogni grazia racchiusa nella persona
del Cristo,ne ha dato la facoltà di essere amministratrice,
dispensatrice, comunicatrice delle virtù di Gesù
Cristo e dei doni dello Spirito Santo.
Non
c’è grazia che non passi attraverso Maria!
5)Maria
è lo stampo vivente di Dio.
In
Maria, Gesù è stato formato come uomo perfettamente:solo
in Lei l’uomo può essere trasformato ad immagine
perfetta del Figlio di Dio.
Voglio
rendervi partecipi dell’eredità spirituale che il
Santo di Montfort ci ha lasciato dandoci dei consigli molto
attuali e concreti su come lasciare che Maria viva in noi.
Dice il Montfort che possiamo paragonare la Vera Devozione
alla Vergine Maria, ad un albero:l’albero della vita.
Nel libro della Genesi il tentatore ha sedotto Adamo ed
Eva invitandoli a mangiare il frutto dell’albero della conoscenza
del bene e del male,che Dio aveva proibito mangiare,perché
frutto che dà la morte;nel Nuovo Testamento, Dio
ci invita a mangiare il Corpo di Gesù,frutto benedetto
del seno di Maria, nuovo albero immacolato, albero della
vita.
Per curare e far crescere l’albero della Vita in noi,il
Montfort ce ne insegna le modalità:
1)Conta
solo sull’aiuto materno di Maria.
“Piantato
in un cuore fedele,l’albero della vita esige aria libera
e rifiuta qualsiasi appoggio umano.Proprio perché
piantato da Dio,non cerca e non si aggrappa alla creatura,che
potrebbe impedirgli di alzarsi fino a Lui.Non è possibile
sostenerlo,contando su sé stessi e sull’aiuto umano.Bisogna
ricorrere a Maria e contare sul Suo aiuto materno.”
Abituarsi
nelle difficoltà a rifugiarsi nella preghiera,nel
Cuore della Vergine,per essere condotti da Lei in tutto.
2)Abbi cura e attenzione.
“L’anima
in cui è piantato l’albero,come fa un buon giardiniere,
deve continuamente impegnarsi a dedicargli ogni cura,deve
farlo oggetto della sua abituale ricerca.”
Attingiamo
spesso al tesoro della nostra esperienza con la Madonna,per
poter ricordare che, anche quando non lo sappiamo o non
ci pensiamo, Maria è vicina a noi in ogni momento.
3)Guarda
di potare e troncare
“Occorre
estirpare e sradicare i rovi e le spine che potrebbero soffocare
l’albero e, col tempo, impedirgli di portare il suo frutto.E’
necessario potare con rinunce e mortificazioni.”
Una
qualità della nostra Mamma che mi attira particolarmente
è la Sua discrezione, la Sua umiltà e il Suo
silenzio che tutto sa, e tutto conosce. Impariamo da Lei
ad essere discreti anche noi,mortificando quelle tendenze
o curiosità inutili che non edificano e non ci permettono
di crescere.
4)Bada
ai bruchi
“Sono
l’amor proprio e la ricerca delle comodità. Mangiano
le foglie verdi e rovinano l’albero, quando mette i fiori.
L’amor proprio e l’amore filiale alla Madonna non vanno
d’accordo.”
La
vigilanza sui bruchi può impegnare tutta una vita.Una
volta mi disse un sacerdote:<<L’amor proprio e l’orgoglio
muoiono un quarto d’ora dopo di noi!!>>
Sono
sicuro che la Vergine ci porterà gradatamente alla
vittoria su noi stessi.
5)Temi
il peccato
“Non
lo devono sfiorare neanche i peccati veniali. Sono molto
pericolosi se commessi con piena avvertenza.”
Quando
il peccato veniale è generato non dalla nostra umana
fragilità,ma da una sorta di piccola cattiveria,di
superficialità,allora è in gioco il nostro
amore per il Signore!
6)Devi
innaffiare continuamente l’albero
“Con
sante comunioni,con la partecipazione alla santa messa,
con altre preghiere personali e comunitarie”.
La
preghiera è l’ossigeno della nostra vita,l’acqua
viva che nutre e alimenta l’albero della vita che è
in noi.
7)Sii
costante nel coltivarlo
“Non
bisogna preoccuparsi se l’albero è scosso e agitato
dal vento; è fatale che il vento delle tentazioni
lo investa per cercare di sradicarlo e che le nevi ed il
ghiaccio lo avvinghino per farlo morire: ciò significa
che la vera devozione a Maria è molto combattuta
e contraddetta.”
Il
demonio cerca in tutti i modi, ovviamente, di ostacolare
la consacrazione, ma non dobbiamo temere nè scoraggiarci:
anzi,scacciare le tentazioni con la spada della Parola di
Dio e lo scudo della fede, perché la nostra battaglia
non è contro creature fatte di carne e sangue, ma
contro gli spiriti del male, dominatori di questo mondo.
( Efesini 6,12)
Affidiamo
alla Madonna la cura di questo albero spirituale, chiedendoLe
il dono del discernimento e la docilità dello spirito
per poter mettere in pratica questi santi insegnamenti.
Maria
lavora in segreto a nostra insaputa”.
E’
tipico di Maria generare i figli di Dio nel silenzio, nel
nascondimento e nella preghiera così come ha fatto
con Gesù.
Non
tarderemo a veder nascere i primi frutti da questo meraviglioso
albero, frutti di conversione profonda, di purificazione
del cuore, una presenza intima di Maria e un conformarsi
a Gesù sempre più.
Quando
ci lasciamo trasformare da Maria diventiamo come Lei, obbedienti,in
ascolto e disponibili alla Volontà di Dio.
Solo
con Maria possiamo realizzare l’invito di Gesù a
pregare incessantemente e ad essere perfetti come il Padre
Suo, (invito impossibile a realizzarsi senza l’aiuto della
Madonna) perché Maria è la “Donna Orante”,
completamente docile alla Spirito Santo, e icona perfetta
della Santissima Trinità.
Maria
diventa il nostro Tempio in cui ci raccogliamo in preghiera
e nel quale facciamo esperienza dell'incontro d'amore trasformante
con il Signore.
Con
Maria abbiamo, nei confronti di Dio un giusto equilibrio
tra santo timore e fiducia filiale: riconoscersi nulla di
fronte a Dio ma fissare gli occhi su di Lui con la speranza
e la fiducia di bimbi verso il Papà.
In
Maria Dio ci ha dato l’immagine di come noi dobbiamo essere
e di come saremo:
Maria
Vergine - Madre,
Immacolata,
Assunta
in cielo
Che
per noi significa:
pienamente
disponibili a Dio (verginità)
capaci
di vincere il male (immacolati)
destinati
ad essere pienamente in Dio (assunti)
Voglio riportare qui una bellissima meditazione tratta dagli
“Scritti Spirituali” di Chiara Lubich,fondatrice del movimento
dell’opera di Maria,detto comunemente movimento dei focolari.
Sono entrata in chiesa un giorno
e
con il cuore pieno di confidenza Gli chiesi:
<<Perché
volesti rimanere sulla terra,
nella
dolcissima Eucarestìa,
e
non hai trovato,
Tu
che sei Dio,
una
forma per portarvi e lasciarvi anche Maria,
la
Mamma di tutti noi che viaggiamo?>>
Nel
silenzio sembrava rispondesse:
<<Non
l’ho portata perché la voglio rivedere in te.
Anche
se non siete immacolati,il mio amore vi verginizzerà.
E
tu, voi,
aprite
braccia e cuori di madri all’umanità,
che,come
allora, ha sete del suo Dio
e
della Madre di Lui.
A
voi ora
lenire
i dolori,le piaghe,
asciugare
le lacrime.
Canta
le litanie
e
cerca di rispecchiarti in quelle.>>
A noi, adesso lasciare che
Maria viva dolcemente nelle nostre anime per poter essere
totalmente suoi, totalmente di Dio.
« Totus tuus, Maria! »
Quarta
settimana
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CONOSCERE GESU’ CRISTO-----------
Cari
amici, eccoci arrivati all’ultima tappa del nostro cammino
di preparazione alla Vera Consacrazione a Gesù Cristo
per mezzo di Maria, del santo L.M.G.di Montfort.
In
questa settimana mettiamo al centro della nostra meditazione
la Persona Santissima di Gesù Cristo,chiedendo allo
Spirito Santo e alla nostra Madre Maria di donarci quei
lumi spirituali che ci permettono di capire, di comprendere,
di accogliere nella mente e nel cuore il nostro Salvatore,
la nostra Ragione di vita, la nostra Gioia fatta carne.
Riflettiamo
insieme su come lo Spirito Santo investì, come fuoco
vivo, gli apostoli nel cenacolo, dando loro la comprensione
delle Scritture alla luce della Resurrezione del Signore,
e il coraggio di una fede che non conosce paure e ostacoli.
<<
La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?…
...e
voi chi dite che io sia?>> (Mt 16,14-15)
Di
fronte alle risposte più svariate della gente, Pietro,
il capo della Chiesa, si pronuncia:
<<Tu
sei il Cristo,il Figlio del Dio Vivente>>!!!
Nonostante
l’affermazione di questa sconvolgente Verità, il
nostro Pietro, come al solito, non era cosciente di quello
che diceva.
Non
basta sapere la Verità delle cose per crederci veramente.
Non
è bastato agli apostoli vedere il Signore, vederLo
guarire i malati, risuscitare i morti, scacciare i demoni,
vederLo rivestito di Gloria nella trasfigurazione e nemmeno
vederLo risorto per credere pienamente e per dare la vita
per il loro Maestro; anzi, molti di loro sono fuggiti di
fronte alla follia della croce, alcuni Lo hanno rinnegato,
altri, dopo la Sua morte, hanno ripreso le loro attività
di prima, considerando l’incontro con Gesù come una
parentesi onirica ma incomprensibile nella loro esistenza.
Mancava
ancora l’azione dello Spirito.
Le
parole e le vicende di Gesù riecheggiavano nei cuori
dei discepoli come dei pezzi sparpagliati di un mosaico.
Era
il tempo dell’ATTESA.
…E Maria, donna dell’attesa, “stabat”.
Era
lì, ancora una volta, con la lanterna della speranza
accesa,
che
con la Sua tenerezza di Madre attirava all’Unità
la Chiesa nascente e la preparava per il giorno dell’effusione
e della “fusione”,
in
cui ogni frammento di quel divino mosaico avrebbe occupato
il suo posto, e il cui disegno finale avrebbe dato significato
a tutti gli altri pezzi.
E
puntualmente arrivò, impetuoso, come un esercito
schierato a battaglia, la promessa del Maestro si era avverata,
lo Spirito che dà la vita, quello stesso Spirito
che aleggiava sulle acque della prima creazione, si riversa
come una cascata in piena con tutta la Sua potenza nella
seconda creazione, la perfetta, l’eterna, l’immortale: la
Chiesa, gli eredi della promessa, i “figli nel Figlio”,
i redenti.
In
quel giorno il mondo è cambiato.
Tutto
era chiaro ormai, le tenebre della paura erano fuggite di
fronte allo splendore della Verità diventata esperienza.
La
conoscenza di Cristo, non era più solo cognitiva,
intellettiva, ma era diventata reale, che coinvolgeva mente
e cuore, devastante ed edificante al tempo stesso.
Si
delineava così, davanti agli occhi spirituali dei
discepoli, la perfetta conoscenza del Cristo: la Sua vita
vissuta, le Sue parole, il Suo Amore, tutto di Lui riviveva
con forza in loro, ed essi si lasciavano librare dall’ebbrezza
del Fuoco, trasportare nei luoghi più intimi dello
Spirito, avvolti totalmente, compenetrati dolcemente dall’incandescenza
della Sua Divina Persona.
L’azione
e la potenza dello Spirito Santo fa’ rivivere Cristo in
noi.
Il
nostro itinerario di consacrazione raggiunge qui il suo
culmine.
Lo
Spirito Santo della Pentecoste, tanto desiderato e atteso
con Maria, apre le menti e i cuori alla pienezza di grazia,
alla vita interiore spirituale, alla Sapienza e alla conoscenza
intima del Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di
Dio, adorato negli splendori dell’eternità, incarnato
e venuto in mezzo a noi come povero fra i poveri, per condividerne
le miserie, elevandoci alla Sua dignità, illuminando
con la Sua Luce di speranza il futuro oscuro dell’uomo,
colorando d’eternità l’amore nostro.
L’Eterno
Obbediente che si fa’ servo per amore viene a dimorare,ad
abitare nel nostro cuore per renderci partecipi della Sua
pienezza, della Sua Vita immortale, della Sua gioia immensa.
La
consacrazione alla Madonna ci prepara all’incontro con il
Signore, alla perfetta intimità con Lui, alla conoscenza
piena e totale di Gesù.
La
Vergine Maria è come un prisma che ci permette di
vedere e di sentire le infinite sfaccettature dell’Amore
di Dio e l’immensa varietà di colori della Sua Divina
Luce.
Consacriamo
tutto noi stessi, consacriamo anche le grazie che abbiamo
ricevuto e che riceveremo (per non perderle), consacriamo
a Maria l’amore che abbiamo verso Gesù, perché
sia puro da ogni macchia e da ogni altro impedimento.
Durante
questa settimana preghiamo e offriamo i nostri sacrifici
a Gesù per Maria perché possiamo essere pieni
di grazia e di Verità, e, come Maria, assaporare
l’ebbrezza della libertà nella pienezza della nostra
consacrazione.
Preghiamo
l’Atto di consacrazione a Cristo per mezzo di Maria del
Santo di Montfort. A confermare la nostra consacrazione
offriamo la partecipazione della Santa Messa per questa
intenzione, e, durante la Comunione al Corpo e Sangue del
Signore, invochiamo e ringraziamo la Spirito Santo per averci
guidato in questo cammino, per averci preparato a tale consacrazione,
e pronunciamo con tutto il cuore una formula di consacrazione
alla Madonna che lo Spirito ci suggerirà.
Con
la gioia nel cuore cantiamo insieme il “Magnificat”, ringraziando
il Signore per le grandi cose che in noi ha fatto, fa’ e
farà!
Ogni nostra parola, azione, ogni pensiero, nella consacrazione
a Maria, sarà nella piena libertà e nella
perfetta adesione alla Volontà di Dio.
Come
Maria. Per essere tutti suoi.
Per
sempre.
A
lode e gloria di Dio.