LA
CHIESA E IL MAGISTERO
Come figli di Dio vogliamo proseguire la strada di santità
alla Luce del Vangelo, della Parola di Dio , dei messaggi
della Regina della Pace e nell’obbedienza alla Santa Chiesa.
Le apparizioni prolungate della Madonna, ormai da più
di 23 anni, si inseriscono e trovano significato in un contesto
storico particolare qual è quello che stiamo vivendo,
un periodo di crisi spirituale come mai è avvenuto
sulla faccia della terra, epoca particolarmente segnata
da un’eclissi di valori senza precedenti, tempi per i quali
la Madre di Dio non ha esitato a scendere in campo per mettersi
a capo del suo esercito di fedeli, degli umili, dei piccoli,
e combattere la battaglia contro il male che, nelle sue
varie forme, tenta di distruggere l’opera della redenzione
e della salvezza iniziata con l’incarnazione di Gesù
e continuata dalla Sua Chiesa attraverso i suoi ministri.
In un Suo messaggio la Regina della Pace ci da la chiave
di lettura con cui interpretare quest’attacco alla fede
e alla Verità, dandoci anche l’antidoto per rendere
inefficace il veleno che l’astuta serpe infernale non si
stanca di iniettare:
25 giugno 1985
“Cari figli, vi esorto ad invitare tutti alla preghiera
del Rosario. Col Rosario vincerete tutti gli ostacoli che
satana in questo momento vuole procurare alla Chiesa cattolica.
Voi tutti sacerdoti, recitate il Rosario, date spazio al
Rosario. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”
E’ impellente l’urgenza di dare la nostra totale obbedienza
alla Chiesa cattolica e al Suo Magistero, per essere pienamente
innestati al tronco della Verità e resistere saldi
nella fede alle tentazioni di eresia e di apostasia che
oggi il demonio ci presenta, con l’unico obiettivo di distoglierci
dalla Chiesa e dalla Verità, e portarci nel suo regno
di tenebra e di menzogna, attraverso l’eresia e l’apostasia.
L’eresia è <<l’ostinata negazione, dopo aver
ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che
si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio
ostinato>>;
l’apostasia è <<il ripudio totale della fede
cristiana>> (dal Catechismo della Chiesa Cattolica
n°2089).
Prima di entrare nel vivo del tema “Chiesa e Magistero”,
occorre un’ introduzione che possa aiutarci a fare chiarezza
e discernimento sulle religioni del mondo e sul Cristianesimo.
Per capire la differenza che passa tra il Cristianesimo
e tutte le altre religioni occorre far riferimento ai fondatori
di queste religioni.
Tutte le religioni, ad eccezione del Cristianesimo, sono
dei tentativi da parte dell’uomo di cercare la Verità
delle cose, il principio e la fine di tutto, di rispondere
agli interrogativi fondamentali dell’essere umano: “Chi
sono?, Da dove vengo, dove vado?”
Il Cristianesimo, invece, è l'iniziativa di Dio che
decide di farsi Uomo per rivelarci la Verità che
ci salva e che rende liberi.
Il prologo del vangelo di Giovanni è illuminante:
<<In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio,
e il Verbo era Dio: tutto è stato fatto per mezzo
di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di tutto
ciò che esiste>>.
Gesù, il Verbo di Dio è, sin dall’eternità,
lo strumento della creazione di tutte le cose visibili e
invisibili.
Continua l’apostolo:
<<In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno
accolta…
- Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni
uomo…
- e il Verbo si fece carne…
- Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su
grazia…
- Dio nessuno lo ha mai visto:proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre, Lui lo ha rivelato>>
Gesù, Luce da Luce, è sceso sulla terra dalla
gloria del Padre Suo per rivelarci la Verità su Dio,
sul mondo, sull’origine e sul destino dell’uomo.
Nessuno può conoscere il Padre se non il Figlio e
colui al quale il Figlio lo voglia rivelare, quindi non
è possibile impostare un rapporto con Dio senza la
mediazione del Figlio Gesù Cristo.
Senza Cristo non si conosce il volto di Dio, né il
Suo Cuore, senza la Luce di Cristo il mondo rimane nelle
tenebre dell’errore e della menzogna.
Da questo annuncio non possiamo più ritenere le religioni
tutte uguali, perchè il concetto di Dio nelle altre
religioni non è nemmeno lontanamente simile al volto
del Padre misericordioso ricco d'amore che ci ha rivelato
Gesù.
Per questo motivo capiamo che tutte le religioni sono semplicemente
"umane", perchè i loro fondatori sono degli
uomini come noi, anch'essi bisognosi di misericordia e di
salvezza, incapaci da soli di raggiungere la Verità;
mentre il Cristianesimo è l'unica religione "divina",
proprio perchè il Suo fondatore è Dio fatto
Uomo, Colui che afferma non di ricercare la Verità
o di averla trovata, ma di ESSERE la Verità, la Luce,
la Salvezza, la Resurrezione e la Vita.
Gesù ha scelto di rivelarsi volontariamente alla
comunità dei discepoli perché essi potessero
custodire e diffondere la Verità rivelata, e proteggerla
da ogni infiltrazione di errore e di falsa dottrina.
<<Dopo la resurrezione (Gv. 21, 15-17), Gesù
trovandosi ancora in mezzo ai suoi discepoli, dice
a Pietro:
« Pietro, mi ami tu? ».E l’Apostolo: «
Sì, Signore, io ti amo ».E Gesù: «
Pasci i miei agnelli».Cristo ripete tre volte la domanda;
e ad ogni protesta di Pietro egli costituisce lui ed i suoi
successori, capi visibili di tutto il suo gregge, agnelli
e pecore.
Questa investitura avviene dopo che Pietro ha cancellato,
con un triplice atto di amore, il suo triplice rinnegamento.
Gesù Cristo reclamava dal suo Apostolo una sicura
testimonianza della sua divinità prima di realizzare
la promessa di fondare sopra di lui la sua Chiesa.
Ma dalla sua ascensione, Cristo ha lasciato sulla terra
la sua Chiesa. La Chiesa è come la continuazione
dell’Incarnazione tra noi. Essa ci parla nella persona
del Sovrano Pontefice, dei vescovi e dei pastori che sono
loro sottomessi. Ci parla con tutta l’infallibile autorità
dello stesso Gesù Cristo.
Finché era sulla terra, Cristo racchiudeva in sé
l’infallibilità: « Io sono la verità.
Io sono la luce; chi mi segue non cammina nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita » (Gv.14, 6; 8,
12).
Guardiamo dunque questa Chiesa, che possiede tutto il potere,
tutta l’autorità infallibile di Cristo, e comprenderemo
che il solo mezzo di andare al Padre è la sottomissione
assoluta di tutto il nostro essere a questa Chiesa.
Il cristianesimo, nella sua vera espressione, esiste solo
per mezzo di questa sottomissione assoluta alla dottrina
e alle leggi della Chiesa.
Questa sottomissione alla Chiesa distingue veramente il
cattolico dal protestante e dall’eretico.
Cristo è venuto sulla terra, non soltanto per coloro
che al tempo suo abitavano la Palestina, ma per tutti gli
uomini di tutti i tempi. Quando egli ha privato gli uomini
della sua presenza sensibile, ha dato loro la Chiesa con
la sua dottrina, la sua giurisdizione, i suoi sacramenti,
il suo culto, come un altro se stesso.
Nella Chiesa noi troveremo Cristo! Nessuno va al Padre —
e andare al Padre significa salvarsi e santificarsi — se
non per mezzo di Cristo. Ma nessuno va a Cristo se non per
mezzo della Chiesa. Apparteniamo a Cristo soltanto se apparteniamo
di fatto o di desiderio alla Chiesa, noi non viviamo della
vita di Cristo che nell’unità della Chiesa>>.
( tratto da:Cristo vita dell'anima di don Columba Marmion.)
Gesù, dunque, ha depositato la Verità nella
Chiesa da Lui fondata e voluta, perché tale Verità
illuminasse tutti i popoli di ogni luogo e di ogni tempo,
per mezzo della Chiesa, sulla quale Gesù ha effuso
lo Spirito Santo perché la guidasse alla conoscenza
della Verità tutta intera, senza errori (Gv 16,13).
Il vangelo ce ne dà l’assoluta certezza.
La Chiesa nel corso dei secoli ha dovuto lottare costantemente
perché la Verità depositata dal Signore Gesù
non venisse inquinata da menzogne e false dottrine, che
avrebbero avuto lo scopo di offuscare la Verità rivelata
per rendere inefficace la salvezza operata dalla morte e
risurrezione del Cristo.
Gesù Cristo, effondendo il Suo Spirito di Verità,
ha fatto della Chiesa <<la colonna e il sostegno della
Verità>> (1 Timoteo 3,15), nei confronti della
quale le porte degli inferi non prevarranno.
Oggi, in un mondo influenzato da venti di eresie e di apostasie,
la Chiesa guidata dallo Spirito Santo, continua la lotta
per la Verità mantenendo alto il vessillo della salvezza,
e afferma al mondo intero che non esiste altra verità
e salvezza all’infuori di Gesù Cristo Salvatore.
La battaglia della Chiesa non è carnale, ma ha da
Dio la potenza di abbattere <<le fortezze e i ragionamenti
che si levano contro la conoscenza di Dio>> (2Cor
10, 3-5).
L’instancabile attività del demonio tenta di distruggere
la Verità con le armi della persecuzione e della
seduzione, perché molti abbandonino la Verità
per credere alle favole artificiosamente inventate.
San Paolo tuona:
<<Verranno giorni in cui non si sopporterà
più la sana dottrina, ma per il prurito di udire
qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo
le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità
per volgersi alle favole>>!! (2Tim 4, 3-4).
Oggi l’attacco più perverso e più grande alla
Chiesa e alla Sua Autorità nasce proprio dall’interno
della Chiesa, o meglio nel popolo dei battezzati che con
disinvoltura selezionano a proprio piacimento le parole
di Cristo, o le manipolano, o le ignorano, abbandonano la
propria fede per credere a dottrine errate frutto solo di
una libera interpretazione dell’uomo sulle Scritture e sulla
vita.
Molti sono i cristiani che credono in alcune verità
di fede e mostrano completo scetticismo verso altre, per
esempio si crede all’esistenza del Paradiso ma non all’inferno,
oppure si percepisce la gravità dell’omicidio ma
non quella dell’aborto.
Chi non rimane fedele e innestato al tronco di quella Verità
custodita all’interno dell’Unica e vera Chiesa di Cristo,
la Chiesa Cattolica - (il termine “Cattolico” vuol dire
“Universale”) - si allontana dalla Verità e incorre
nell’errore, rimane nei propri peccati.
Il Card. Pellegrino ripeteva:
"Per essere cristiani bisogna fare una scelta: o restare
con Cristo nella Chiesa o mettersi fuori della Chiesa e
non essere più con Cristo".
Diceva Frate Crispino Lanzi:
“Avete mai visto passeggiare per le strade o per le piazze
un corpo senza capo o un capo senza corpo? Come non può
esistere un capo senza corpo e viceversa, così non
esiste Cristo senza Chiesa e Chiesa senza Cristo. Chi rifiuta
la Chiesa Corpo di Cristo, rifiuta Cristo Capo della Chiesa.”
Se Gesù ci salva per mezzo della Sua Chiesa, allora
il demonio farà tutto il possibile per allontanare
le anime dai Sacerdoti, dalla Chiesa, e poiché
Il dilagare dell’iniquità, particolarmente di nuove
dottrine in contrasto con la professione di fede di un’Unica
Verità valevole per tutti, è opera del demonio.
Ancora san Paolo parla chiaro:
<<Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi
tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a
spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia
di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza>>
(1Tim 4,1-2).
Chi potrebbe enumerare gli assalti dell’errore e delle eresie
dottrinali nei confronti della Verità rivelata?
La dottrina imperante, da cui attinge anche il movimento
new age, mira a scardinare la fede cristiana dal suo interno,
mietendo numerose vittime soprattutto tra i cristiani battezzati:
difatti molti, pur non dichiarandosi apertamente seguaci
delle correnti eretiche, credendo di essere ancora cattolici,
non esitano a contestare il Magistero della Chiesa, entrando
inconsapevolmente nel numero di quelli che apostatano dalla
Verità per compiacersi delle menzogne.
L’idea dominante su cui poggia tutto l’edificio di questa
impostura religiosa è la tentazione di poter fare
a meno della Chiesa e del Suo magistero, in quanto si va
sempre più affermando la convinzione che è
l’uomo la misura di tutte le cose, che può decidere
arbitrariamente la propria verità in cui credere,
e naturalmente discernere a proprio piacimento il bene dal
male, giustificandosi dietro il comportamento sbagliato
della Chiesa del passato, confondendo così dottrina
e pratica.
Questa dissolutezza morale è molto grave, perché
mina alla base tutto il Cristianesimo, mettendo in discussione
la stessa fede.
Oggi particolarmente si assiste al tentativo di creare una
“religione umanitaria” che possa soddisfare le esigenze
di tutti. Questa prospettiva è molto appetibile perché
comunque offre una soluzione apparente ai problemi dell’uomo
orientandolo verso la fede in un unico Dio uguale per tutti,
eliminando chi ha la pretesa di possedere la Verità,
e preservando così il mondo da eventuali guerre ispirate
a motivi religiosi.
Lo scopo della cosiddetta “religione umanitaria” è
proprio quello di rimuovere non solo i crocifissi e i segni
della propria fede dalle scuole e dalle istituzioni pubbliche,
ma di rimuovere la Verità dalle coscienze per far
spazio a dottrine “pacifiste” fondate sulla menzogna e sull’occultamento
della Verità.
Per contrastare questa sottile insidia satanica contro la
fede, noi stessi come cristiani battezzati siamo chiamati
prima di tutto a conformare i nostri pensieri a quelli di
Cristo, rivelati e custoditi nel Magistero della Chiesa
Cattolica, perché lì risiede la Verità;
e poi a testimoniare la nostra ubbidienza alla Chiesa operando
un sano discernimento che ci permetta di capirne la natura
divina, santa e infallibile (nel magistero, nel ministero
sacerdotale, nei sacramenti), da quella umana, fragile e
peccatrice, costituita appunto dalle persone che La compongono,
persone anch'esse bisognose di misericordia e di salvezza.
L’umanità della Chiesa induce molti nel giudizio,
certamente la Chiesa è un’istituzione umana perché
formata da uomini peccatori, ma è anche Divina perché
è stata fondata, voluta e redenta da Cristo, è
stata lavata dal Suo Sangue, resa Immacolata come una Sposa,
Essa costituisce il Corpo perfetto e senza macchia di Cristo,
nonostante l’imperfezione dei suoi componenti.
Dunque la Chiesa <<è formata da un doppio elemento:
un elemento umano ed un elemento divino. L’elemento umano
è la fragilità degli uomini, che hanno il
potere di Cristo per dirigerci. Guardiamo san Pietro, come
era fragile! Alla voce di una serva rinnega il suo Maestro
nello stesso giorno della sua ordinazione sacerdotale. Nostro
Signore conosceva bene questa fragilità, poiché,
dopo la sua resurrezione, egli esige dal suo apostolo una
triplice protesta di amore in ricordo del triplice rinnegamento.
E ciononostante, Cristo fonda sopra di lui la sua Chiesa:
« Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore ».I
successori di Pietro sono fragili; l’infallibilità
che essi possiedono in materia di fede non dà loro
il privilegio di non peccare: nostro Signore non avrebbe
potuto conferir loro l’impeccabilità? Certamente;
ma non l’ha voluto. Egli ha voluto che la nostra fede potesse
esercitarsi. E come ciò?Attraverso l’elemento umano,
l’anima fedele discerne l’elemento divino. L’indefettibilità
della dottrina mantenuta durante tutti i secoli, malgrado
tutti gli assalti delle eresie e degli scismi; l’unità
di questa stessa dottrina conservata per mezzo dell’infallibile
magistero; la santità eroica ed ininterrotta, che
si manifesta in tanti modi in questa Chiesa; la successione
continua, per mezzo della quale, di anello in anello, la
Chiesa dei giorni nostri si riallaccia alle fondazioni stabilite
dagli Apostoli; la forza di espansione universale che la
caratterizza: sono altrettanti segni certi ai quali noi
riconosciamo che nostro Signore è « con la
sua Chiesa fino alla fine dei secoli» (Mt. 28, 20)>>
( tratto da:Cristo vita dell'anima di don Columba Marmion.)
Voglio sottolineare quanto la Chiesa sia intimamente congiunta
a Gesù, al punto da essere considerata il Suo prolungamento,
il Suo stesso Corpo, che merita il nostro amore e la nostra
assoluta fedeltà, nonostante le tante piaghe sanguinanti
che sfigurano questo "Corpo" che, come dice Isaia:
<<non ha apparenza né bellezza per attirare
i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto>>,
tali piaghe sono proprio la fragilità e il peccato
degli uomini che costituiscono la Chiesa.
In materia di fede e di morale la Chiesa è infallibile,
e chi non accetta le conclusioni della Chiesa (che è
fondata sulla Roccia) e si permette arbitrariamente di formulare
delle idee diverse, non solo incorre nell'eresia discostandosi
dalla Verità, ma infrange l'ottavo comandamento:
infatti chi professa consapevolmente una teoria in contrasto
con l'interpretazione della Chiesa, rende falsa testimonianza
alla Verità. In realtà si tratta di una disobbedienza
all'autorità della Chiesa, quindi, poiché
la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, la disobbedienza
la si compie verso Cristo stesso.
Gesù, infatti dice <<Chi disprezza voi disprezza
me, e chi disprezza me, disprezza Colui che mi ha mandato>>(Lc
10,16).
Noi dobbiamo aderire alla Chiesa, a tutto ciò che
ci viene da lei, come noi aderiremmo alla persona stessa
di Gesù e a tutto ciò che ci sarebbe venuto
da Lui se avessimo potuto seguirlo durante la sua vita terrestre.
<<Osservate san Paolo, che perseguita la Chiesa e
marcia verso la città di Damasco per imprigionarvi
i cristiani. Per la strada è rovesciato da cavallo
e sente una voce che gli dice: « Saulo, perché
mi perseguiti? ». Risponde: « Chi sei tu, o
Signore? ». Ed il Signore dice: « Io sono Gesù,
che tu perseguiti » (Atti 9, 4-5).
Osservate che Cristo non dice: « Perché perseguiti
i miei discepoli? » ciò che avrebbe potuto
dire con altrettanta verità, poiché egli stesso
era già risalito in cielo e san Paolo cercava soltanto
i cristiani; ma dice: « Perché mi perseguiti?...
Tu perseguiti me ».
Perché Cristo parla così? Perché la
comunità dei discepoli forma il suo corpo mistico.
Perseguitare le anime che credono in Gesù Cristo,
è perseguitare Cristo stesso.>> ( tratto da:
Cristo vita dell'anima di don Columba Marmion.)
Questo argomento è molto importante non solo per
la nostra formazione cristiana, in quanto abbiamo a disposizione
tutto il tesoro di ricchezza e di Sapienza spirituale che
ci viene offerto dal Signore attraverso la Chiesa con i
Suoi Padri e Dottori, ma anche per il futuro dell'umanità
che alla fine vedrà - suo malgrado - il trionfo del
Cuore Immacolato di Maria attraverso la " passione,
morte e risurrezione" della Chiesa. (CCC n°677)
La Chiesa, infatti, è destinata a seguire il suo
Signore morendo anch'essa sulla croce, e a godere della
gloria senza fine associata alla Sua resurrezione.
La
promessa di Gesù :"Le porte degli inferi non
prevarranno contro di Essa" non significa che la Chiesa
sarà immune dal male della morte, ma che il vento
satanico di falsità e di menzogna non si mescolerà
mai alla sana dottrina e alla rivelazione autentica di Cristo-Verità,
custodita nel Magistero e perpetuata nei sacramenti, perchè
lo Spirito di Dio sarà nella Chiesa e con la Chiesa,
per sempre.
La Chiesa, infatti, come "Corpo di Cristo" sarà
flagellata, coronata di spine, percossa e crocifissa, per
entrare, attraverso quest'ultima Pasqua, nella gloria del
Regno.
Dice il Catechismo CC al n° 677:
<<Il Regno non si compirà dunque attraverso
un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente,
ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo
del male, che farà discendere dal Cielo la sua Sposa...>>
Se la Chiesa è il Corpo di Cristo, allora solo con
una piena adesione al Magistero della Chiesa resteremo innestati
al tronco della salvezza, lontani dall’errore dottrinale,
dall’eresia, dall’apostasia dalla verità. Se all’interno
della Chiesa tutto il popolo dei battezzati rimane fedele
al Magistero, le fondamenta della nostra fede non vacilleranno,
ognuno di noi sarà sale della terra e luce del mondo.
Se, al contrario, ogni fedele sceglierà arbitrariamente
di prendere dalla fede alcune cose di proprio gradimento,
e di non credere in altre, o di “aggiustare” le dottrine
del Magistero secondo il proprio modo di vedere condizionato
dalla mentalità odierna, allora la luce che è
in noi si spegnerà, saremo caduti nella trappola
del demonio, apostateremo dalla verità, ed invece
di rimanere nella “barca di Pietro”, l’unica barca nella
quale sale Gesù, barca che conduce al porto della
salvezza, ci si troverà in “altre barche” che conducono
altrove.
Noi siamo fatti per conoscere, amare e servire Dio in questa
vita e per goderLo nell'altra, diceva il primo catechismo,
per cui certamente occorre mettermi in ascolto della Parola
di Dio per conoscerLo e per amarLo e servirLo come Lui vuole,
dunque come posso non vedere la Chiesa come un Dono che
Dio ci ha fatto, unicamente per noi, per darci quegli aiuti
necessari per arrivare a goderLo pienamente nell'altra vita?
Farsi una propria opinione della fede o non credere nell'autorità
della Chiesa significa non conoscere Dio, ignorare la Sua
Parola, preferire il nostro giudizio a quello di Gesù.
Questo discorso vale soprattutto per i cattolici, perchè
non è da fuori che la Chiesa troverà le sue
persecuzioni, ma da dentro, così come nel primo collegio
apostolico era presente Giuda.
Questo è il motivo dei continui richiami e delle
frequenti apparizioni della Madonna, che ci chiama a testimoniare
la nostra appartenenza a Cristo presente nel Suo Corpo mistico
che è la Chiesa, perché questo Corpo sia unito,
saldo e compatto, senza tentennamenti sulla fede, e edificato
sopra il fondamento degli apostoli <<affinché
non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde
e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina,
secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia
che tende a trarre nell’errore>> (Ef 4,14), ma perché
potessimo essere fedeli alla Verità, appartenenti
a quel piccolo gregge di anime fedeli al Papa e al Magistero,
e combattere la buona battaglia della fede fino al giorno
del ritorno dello Sposo Gesù Cristo, che verrà
nella Gloria per giudicare i vivi e i morti e instaurerà
il Suo Regno di pace, di giustizia e di Verità, senza
fine.
1° ESEMPIO. I Martiri di una cittadina della Frigia:
Lo storico Lattanzio racconta che gli abitanti cristiani
furono tutti rinchiusi nella cattedrale. Poi fu loro imposto
di uscire come segno che intendevano abbandonare la religione
cristiana cattolica. Se non fossero usciti significava che
volevano rimanere cattolici e perciò sarebbero stati
bruciati vivi. Nessuno uscì. Tutti preferirono morire
tra le fiamme piuttosto che rinnegare la Chiesa.
2° ESEMPIO. P. Lazzaro Graziani, Cappuccino Veneto,
Missionario martirizzato con oltre 100 coltellate.
In uno dei suoi viaggi missionari arriva (il 14 Marzo 1961)
nel villaggio africano di Pargala (Angola). Ha un vasto
programma di lavoro: catechesi, confessioni, ecc. A sera
entra nella capanna che gli hanno preparato per un po’ di
riposo. Ma nella notte, prima dell’alba, numerosi soldati
sbandati e protestanti, venuti da lontano, abbattono la
fragile porta, gli strappano i vestiti, lo trascinano e
lo legano a un palo in mezzo alla piazza del villaggio e,
per due giorni e due notti, lo privano di cibo e di acqua
e lo bastonano e lo torturano. Se fosse diventato protestante
chi sa quanti onori avrebbe ricevuto! Il missionario continua
a stringere nella sua mano destra il piccolo Crocifisso
che gli aveva consegnato Papa Giovanni XXIII e che i carnefici
non sono riusciti a strappargli, e prega, prega, e invoca
la Madonna di cui è molto devoto. All’improvviso
arriva uno dei capi dei soldati in rivolta, di nome Alfredo;
anche lui è protestante. Chiede: "Chi è
questo bianco?" Gli rispondono: "È un missionario
cattolico". Grida a squarciagola: "Allora, se
è cattolico, uccidetelo!" Quegli uomini subito
si mettono all’opera, ma lo fanno morire a poco a poco.
Con lunghi coltellacci (detti catana e che servono per farsi
strada nella foresta) gli si avventano contro, eccitati
dall’alcool, al ritmo del tamburo, tra urli selvaggi, in
una danza sfrenata. I colpi si succedono ai colpi. Lui continua
a stringere il Crocifisso e prega ad alta voce, e ripete
parole di perdono ai suoi carnefici. Lo fanno letteralmente
a pezzi. Poi fuggono. I Cattolici si avvicinano, vedono
il loro amato missionario ridotto a brandelli sparsi per
la piazza; e, con meraviglia di tutti, viene trovata la
mano destra intatta e che ancora stringe il Crocifisso.
Sull’esempio di questi martiri, amiamo appassionatamente
la Chiesa, pronti, se sarà necessario, a dare la
vita per restare fedeli alla Chiesa che è la manifestazione
visibile della nostra, e che "prosegue il suo pellegrinaggio
fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio"
(lumen g. 3; 5; 8; 14).